Tom Tom si è lanciata nel mondo delle action cam, quelle telecamere indossabili che possono essere utilizzate per riprese spericolate o sportive. Si fissano a manubri di bici, moto, oppure su caschi per realizzare video spettacolari. La Tom Tom Bandit è un modello di fascia alta, una delle migliori action cam sul mercato e degna avversaria della Go Pro Hero 4 che realizza video in 4K seppur limitati a 15 fotogrammi al secondo. E’ disponibile in due versioni: la Premium Pack e la Base Pack Standard. Ci sono quasi 120 euro di differenza tra i due modelli che dal punto di vista hardware sono uguali. La spesa in piú è giustificata dalla dotazione di accessori della versione Premium ovvero un supporto rotante con due supporti (uno per superfici piane e uno per superfici curve), quello per il manubrio, la lente coprischizzi, il telecomando, il cavo per l’alimentazione esterna.
Esteticamente la Bandit è una camera “bullet”, a forma di proiettile allungato. Realizzata con robusto corpo in policarbonato pesa non poco, 190 grammi, se la rapportiamo agli 86 grammi della Go Pro Hero 4. A differenza di molte altre soluzioni, in cui è necessario “vestire” l’action cam con un guscio per garantire la tenuta all’acqua, il corpo della Bandit nasce già impermeabile.
Con il coprilente “standard”, l’action cam è splashproof (certificata IPX7), a prova di spruzzi d’acqua e perfetta quindi per gli sport all’aria aperta (ma senza immersione in acqua). La Bandit diventa invece waterproof (certificata IPX8, fino a 40 metri di profondità) con un apposito coprilente (acquistabile separatamente o incluso nella dotazione del Premium Pack). Mentre il copriobiettivo standard ha due piccole aperture, nella parte inferiore, in corrispondenza con il microfono, quello waterproof è – ovviamente – perfettamente sigillato. In questo caso, oltre al microfono, si perde anche la misurazione dell’altimetro, barometrico, non più in grado di misurare le variazioni di pressione.
Un’altra caratteristica della Bandit è il suo corpo centrale sfilabile che racchiude lo slot per la memory card micro Sd e la batteria da 1.900 mAh. Di forma cilindrica, con guarnizione e serraggio a incastro (come il copriobiettivo), ha sul frontale un connettore Usb 3.0 tipo A maschio: per ricaricare la batteria o anche per trasferire i file sul computer, non servono cavi o lettori di memoria, basta inserire l’unità in una porta Usb. L’autonomia, dichiarata, è ottima: fino a tre ore di filmati, con Gps attivo. Un’ulteriore modalità, di ricarica della Bandit, è tramite il connettore
posteriore, nascosto da un cappuccio di gomma; si tratta di un cavetto che non fa parte della dotazione standard, ma è incluso nella versione Premium Pack.
L’alimentazione via cavo può essere utile per chi vuole creare lunghi timelapse, coprendo un periodo di tempo di diverse ore.
Per cambiare le impostazioni e le modalità di ripresa c’è un piccolo display Lcd (monocromatico) e un pulsante a 4 vie dedicato. La TomTom Bandit è progettata per lavorare in pieno automatismo,
con pochissimi interventi o personalizzazione da parte dell’utente. Le uniche impostazioni possibili sono essenzialmente limitate alla risoluzione di foto e video, alla cadenza di scatto,
all’intervallo dei timelapse o alla velocità degli slow motion.
Con la Bandit non è necessario tornare a casa per fare un video con le migliori clip della giornata, ma è possibile farlo “al volo”, con l’action cam stessa che suggerisce automaticamente i momenti più emozionanti della giornata. Mentre la Bandit cattura un video, i sensori integrati registrano le informazioni relative a velocità, forza g, accelerazione/decelerazione, velocità verticale, velocità di rotazione e frequenza cardiaca. Per rilevare la frequenza cardiaca è però necessario indossare una fascia cardio esterna Bluetooth.
Tutti questi dati sono poi utilizzati dalla Bandit per trovare i “momenti salienti”, brevissime clip di 6 secondi che vengono identificate e taggate con un’icona particolare e divise in 8 categorie
Tom Tom Bandit vs Go Pro Hero 4
partiamo dalle dimensioni. La Bandit misura 94x52x38 mm contro i 30x41x59 della Gopro. Diciamo che si presenta come una classica fotocamera allungata mentre la Go pro Hero 4 è quadrata. Anche il peso è a favore della Gopro, 86 grammi contro i 190 della Tom Tom che però ha una lente piú luminosa, f2.4 contro f2.8.
Il sensore è lo stesso per tutte due ovvero 1/2.3 pollici. La Go pro Hero 4 si comporta meglio sulle riprese video, riesce a fare video in 4K a 30 fps contro i 15 della Bandit mentre i FullHD anche a 120. La Bandit in questo caso si ferma a 60 fps.
Per le foto la Bandit ha una risoluzione maggiore 16 megapixel contro i 12 della Gopro. Se guardiamo alla durata della batteria vince invece la Bandit, 3 ore contro 1,5 ore della rivale.